
I partecipanti all’iniziativa
Domenica scorsa si sono conclusi gli esercizi spirituali organizzati dall’Azione Cattolica diocesana di Cagliari, un’opportunità speciale aperta a chiunque desiderasse ritagliarsi uno spazio intimo di incontro con il Signore.
Uno dei principi cardini dell’esperienza associativa nell’Azione Cattolica è proprio, la cura dell’interiorità, da immaginare come un terreno fertile dove il seme della Parola di Dio può germogliare.
Coltivarlo significa permettere a Dio, attraverso la Sua Parola, di modellare il nostro cuore e le nostre azioni, trasformandoci così in testimoni autentici del Vangelo.
È un processo che invita a mettere al centro la preghiera, i sacramenti e la meditazione della Scrittura, per lasciarsi plasmare dal Suo Amore.
In un mondo spesso frenetico, dove il rumore delle occupazioni quotidiane ci distrae dalla profondità del cuore, questi esercizi spirituali hanno rappresentato una preziosa occasione per fermarsi, ascoltare e riscoprire il dialogo intimo con Dio.
Al Pozzo di Sichar, un gruppo di circa 20 partecipanti, provenienti da diverse parrocchie della diocesi, Cagliari, Sestu, Assemini, Dolianova, ha vissuto l’esperienza degli esercizi spirituali nello stile di Sant’Ignazio di Loyola, coordinati da don Luca Venturelli, assistente unitario dell’Azione Cattolica diocesana, e guidati con sapienza e premura dal gesuita Carlo Manunza.
Il tema scelto, «Dio creò… e vide: quanto è bello!», ha ispirato ciascuno a contemplare la bellezza della creazione, immergendoci in un silenzio ricco di significato per approfondire il mistero dell’amore e della misericordia divina.
Guidati dalla Parola di Dio, i momenti di riflessione e preghiera sono stati scanditi in un ritmo ordinato di ascolto, dialogo nella preghiera, di discernimento, interiorizzazione della Parola ed infine di lode.
Attraverso questo metodo, ogni partecipante ha potuto vivere un dialogo profondo e personale con Dio.
La preghiera, è stata il cuore pulsante di questa esperienza, non è stata vissuta come un semplice elenco di richieste, ma come un intimo contatto con Dio, capace di illuminare le ombre della quotidianità e di guidarci verso una relazione più autentica con Lui.
La struttura del Pozzo di Sichar, immersa nella pace a pochi passi dal caos cittadino, ha rappresentato una cornice perfetta per vivere questa esperienza.
Ogni istante di silenzio si è rivelato colmo della presenza amorevole di Dio, rendendo il cammino spirituale ancora più significativo e prezioso.
Dagli esercizi spirituali è emerso che nell’economia del tempo, il tempo per e con Dio non è un tempo sottratto alla nostra quotidianità, alle tante cosa da fare e rincorrere, anzi è un tempo guadagnato, arricchito di significato, di pace e di una forza rinnovata.
È un tempo che dona prospettive nuove, aiutando a vivere il resto le giornate con maggiore consapevolezza, serenità e amore verso gli altri.
In quei giorni si è sperimentato la forza del silenzio, un silenzio che parla, che consola e che rinnova.
In quella calma, le preoccupazioni quotidiane si sono fatte più leggere, lasciando spazio alla voce del Signore che risuonava nel cuore.
Si è scoperto quanto sia liberante fermarsi e ascoltare, accogliendo l’Amore di Dio senza condizioni e con immensa gratitudine.
Da questa esperienza sono scaturiti doni preziosi: la gioia di un dialogo intimo e autentico con Dio, la serenità di un cuore rinnovato dalla grazia, attraverso l’Eucaristia e il sacramento della riconciliazione, e la consapevolezza, che ogni giorno è un dono, un’opportunità per camminare con fiducia sul cammino dell’amore di Cristo, con il desiderio profondo di restituire al prossimo i doni ricevuti.
Le testimonianze
Diverse le riflessioni raccolte: c’è chi ha affermato «In questo silenzio ho finalmente trovato la pace che cercavo da tempo», chi ha detto «Ho riscoperto quanto Dio mi ama e quanto sia bello affidarmi completamente a Lui». Altri hanno dichiarato «Non dimenticherò mai l’intensità di queste giornate: mi hanno regalato uno sguardo nuovo sul mondo e su me stesso»
Questa esperienza non è solo una tappa dell’Azione Cattolica, ma un invito a continuare a camminare insieme, lasciandoci trasformare dall’incontro con l’Amore e la Misericordia di Dio.
Un cammino che continua, ogni giorno, nella bellezza di una fede vissuta con generosità e gratitudine.
Antonino Cipriano
Presidente diocesano
Azione Cattolica di Cagliari
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