
Nel tondo il segretario generale della Cisl Sardegna Pier Luigi Ledda
Negli ultimi giorni, il dibattito pubblico si è acceso sul tema della transizione energetica, con comitati locali che chiedono di puntare sull’idrogeno come fonte di energia.
Questa proposta ha trovato sostegno anche tra i sindacati e in particolare nella Cisl Sardegna, guidata da Pierluigi Ledda, segretario generale del sindacato.
«La questione energetica – sottolinea il segretario – è cruciale per le imprese e le famiglie sarde. Infatti, il costo dell’energia in Sardegna è superiore del 30% rispetto al resto d’Italia, il che penalizza significativamente il sistema produttivo. È fondamentale sviluppare un mix di fonti energetiche e non limitarsi a una soluzione monoculturale».
L’idrogeno, in particolare l’idrogeno verde, è visto come una tecnologia in crescita, ma richiede un’infrastruttura adeguata, simile a quella del metano. «Durante questa fase di transizione, il metano potrebbe rimanere una risorsa necessaria – sostiene Ledda – perché per rendere l’idrogeno veramente sostenibile, è essenziale utilizzare energie rinnovabili nella sua produzione».
La sinergia tra idrogeno e energie rinnovabili è dunque fondamentale: non si può considerare l’uno senza l’altro. Perciò, il metano può svolgere un ruolo importante nel garantire una transizione graduale verso un sistema energetico più pulito e sostenibile. «Le famiglie sarde – evidenza il numero uno della Cisl sarda – affrontano bollette energetiche elevate a causa della mancanza di riscaldamento a metano. È urgente lavorare per abbattere questi costi e garantire un accesso equo all’energia».
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