Il lavoro, un’alleanza sociale generatrice di speranza I Vescovi italiani, in occasione della Solennità di San Giuseppe, sottolineano le sfide del lavoro precario, le disuguaglianze di genere e la sicurezza, invitando a costruire una società più equa e solidale

 

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«Il lavoro umano è una chiave, e probabilmente la chiave essenziale, di tutta la questione sociale». Lo ricordano oggi, nella Solennità di San Giuseppe, i vescovi italiani in un messaggio per la Festa dei lavoratori, che tocca diversi aspetti cruciali del mondo del lavoro oggi, portando alla luce le contraddizioni e le difficoltà che caratterizzano il presente.

La riflessione si concentra in particolare sul concetto di “lavoro umano”, come elemento fondamentale per una società giusta e solidale. La “chiave essenziale” del cambiamento sociale è il lavoro, ma è necessario che questo lavoro sia “libero, creativo, partecipativo e solidale”.

La Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro della CEI mette in luce come, nonostante la disoccupazione sembri in calo, molti lavoratori sono occupati in lavori poveri, caratterizzati da bassi salari e scarse garanzie. Un altro aspetto evidenziato riguarda le difficoltà nel conciliare il lavoro con la vita privata, in particolare in contesti come lo smart-working, che, pur offrendo vantaggi di flessibilità, rischia di impoverire i rapporti umani e familiari.

Un tema particolarmente delicato riguarda la situazione degli immigrati, che continuano a subire forme di sfruttamento, e la condizione delle donne nel mondo del lavoro, penalizzate dalla disparità salariale e dalla mancanza di garanzie nei periodi di gravidanza e maternità.

Infine, l’accento viene posto sulla sicurezza sul lavoro, ritenuta essenziale per garantire la giustizia. Senza di essa, infatti, non ci può essere una piena realizzazione dei diritti dei lavoratori. In sintesi, i vescovi italiani ribadiscono l’importanza di un lavoro che rispetti la dignità umana e che sia veramente inclusivo, solidale e sicuro, poiché solo così si può costruire una società più giusta e speranzosa.

 

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