L’allarme del settore terziario mancano 258mila addetti Ristoratori, commercianti e albergatori alle prese con carenza di personale

L’allarme del settore terziario: nel nostro Paese ci sono 258mila posti di lavoro vacanti nei settori del commercio, della ristorazione e dell’ospitalità.

La carenza di personale colpisce numerose figure professionali, dai gelatai ai macellai, dagli addetti al pesce ai commessi nel settore moda, fino a camerieri di sala, barman, cuochi, pizzaioli e addetti alla pulizia delle camere negli alberghi.

Una Crescita del Disallineamento

Il fenomeno del disallineamento tra domanda e offerta di lavoro è in aumento rispetto allo scorso anno.

Confcommercio prevede per il 2025 un incremento del 4% dei posti vacanti rispetto ai 12 mesi precedenti.

Questa situazione, definita una vera e propria emergenza, rischia di frenare la crescita economica non solo dei settori coinvolti, ma anche dell’intero sistema economico italiano.

Anche la Sardegna non è immune dal fenomeno e la cosa preoccupa gli operatori, a meno di due mesi dall’avvio della stagione, previsto per metà aprile, con la Pasqua cosiddetta «lunga».

Le Cause del Problema

Tra le cause principali di questa crisi occupazionale vi sono fattori strutturali come il calo demografico nelle fasce più giovani della popolazione, che hanno visto una riduzione di 4,8 milioni di persone tra il 1982 e il 2024 nella fascia d’età 15-39 anni.

A questo si aggiunge una carenza di competenze adeguate per certi mestieri, variazioni nelle preferenze lavorative e una ridotta disponibilità alla mobilità territoriale.

La Soluzione: Investire nella Formazione

Secondo Confcommercio, è necessario supportare le imprese nella formazione del personale, rafforzando il legame tra istruzione e tessuto produttivo.

Offrire opportunità di stage, tirocini e apprendistato è fondamentale per accrescere la motivazione dei giovani e favorire la loro occupabilità.

Per questo, secondo l’organizzazione di categoria, è necessario sostenere le imprese che investono in formazione, anche dei lavoratori immigrati, per rendere il sistema economico italiano più competitivo.

L’attenzione all’incontro tra domanda-offerta di lavoro resta la sfida per il futuro del mercato del lavoro italiano.

L’allarme del settore terziario mancano 258mila addetti.

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